L'armonia nell'arte poco convenzionale

Sono sempre stato affascinato da chi sa gestire la complessità della novità in quello che crea e allo stesso tempo riesce ad innovare e a spingersi oltre, senza però fare l'alternativo solo per il gusto di farlo.

La tecnica non basta. Credo che il processo creativo di certe opere debba nascere dal profondo dell'intuito, da lunghe riflessioni e passeggiate che, inconsciamente, conducono a capolavori bizzarri e innovativi come "Weird Fishes/Arpeggi" dei Radiohead o a fenomeni pop straordinari come "Bad Guy" di Billie Eilish, che ha saputo rendere appetibili innovazioni e strutture fuori dagli schemi anche a un pubblico poco abituato alla musica di nicchia.

Questi capisaldi della musica rappresentano, per me, qualcosa che irrompe in modo irregolare nell'appiattimento culturale generale che avanza di giorno in giorno. In un periodo in cui possiamo attingere a miliardi di contenuti diversi e migliaia di culture da cui trarre ispirazione, per fondere e mischiare diverse arti e contaminazioni, stiamo fermi.

Come si fa a ricercare l'armonia quando crei e vai in territori inesplorati?

Secondo me la tecnica ci viene sempre in aiuto in questi casi. È il classico detto che devi conoscere le regole per poterle infrangere, e anche se sono d'accordo, penso anche che non dobbiamo farci frenare quando siamo agli inizi, perché soltanto la sperimentazione ci permette di andare a toccare con mano queste regole.

Ad esempio, una cosa che ho appreso dalla mia ossessione per i più disparati corsi online è che imparo meglio quando ho un motivo per farlo. Cioè imparo quasi sempre per necessità, questo significa che spesso accetto proposte o sviluppo progetti personali senza avere la minima idea di come affrontarli.

Questo processo di andare alla cieca, poi ricercare, studiare e fare pratica, mirato ad un obiettivo ben preciso spesso mi ha aiutato ad imparare skill molto diverse tra loro, alcune le ho approfondite, altre le ho abbandonate.

Tuttavia, posso affermare che esistono delle regole di base che si possono generalizzare a molte discipline e più si studia e si approcciano campi diversi, più si sviluppa un senso di armonia estetica adattabile a vari ambiti artistici e tecnici.

Sono passato da corsi di massaggi rilassanti, a corsi di cyber security, corsi di programmazione, fotografia narrativa, marketing, un corso di doppiaggio e dizione, scrittura creativa, di tutto e di più.

Come si può restare fermi avendo tutto questo a portata di mano?

Spero di non star divagando troppo. Il punto è che l'armonia nell'innovazione secondo me si trova sviluppando un senso artistico che deve trascendere la propria arte e anche se le basi della propria sono fondamentali, a volte anche essere degli esperti assoluti in quell'ambito molto specifico potrebbe portare ad una visione troppo dogmatica e ristretta delle regole o ad una forma mentis che disprezza variazioni, come noi italiani quando vediamo una pizza con l'ananas o il Parmigiano sulla pasta con il tonno. Beh che dire… l'ananas… sulla pizza...

Dove si va a finire quando non si rispetta l'armonia?

Nel girone dell'inferno chiamato: “Siamo alternativi, la nostra arte è per pochi.”, ma che significa? Cosa mi vuoi comunicare?

Mi sta bene, gli “alternativi” possono fare quello che vogliono, lungi da me mettere i bastoni tra le ruote a chi fa arte incomprensibile, che poi non è neanche quello il punto, cioè che l'arte dev'essere comprensibile. Ma fare arte incomprensibile solo per sentirsi fuori dagli schemi è qualcosa che non capirò mai.

L'armonia può essere anche qualcosa che sta dentro la tua percezione e che vedi solo tu, ma ci deve essere. Credo nei sotto testi, nel leggere tra le righe quello che non si vede. Magari non lo capirà mai nessuno, ma almeno quell'esperienza di creazione ha portato qualcosa a te, ti ha fatto crescere o ti ha fatto riflettere.

Ormai siamo alle strette e il know-how tecnico è ormai superato, guarda Midjourney. L'arte è diversa dalle regole della creazione pratica, non sono più importanti ormai i virtuosismi tecnici, quello che voglio vedere è un'esperienza artistica e emotiva che mi trasmette qualcosa, voglio intravedere il pensiero dietro.

Grazie per aver letto fin qui.

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